Controllo del biofilm negli spazi interdentali:  scelta delle tecnologie e prova nel cavo orale

Il mantenimento di un sorriso in salute per i pazienti è l’obiettivo di ogni professionista, ma spesso clinicamente osserviamo anche in quei pazienti che hanno corretti stili di vita, depositi di biofilm batterico nelle aree interprossimali. È oggettiva la difficoltà in questi punti anatomici difficilmente raggiungibili e particolarmente vulnerabili e quindi diventa indispensabile suggerire tecnologie per l’igiene domiciliare che agevolino le performance del paziente.

Caso clinico

Si presenta alla nostra attenzione una giovane paziente, in apparente buono stato di salute sistemica, per un controllo avvenuto dopo molti anni, perché trasferitasi per studio. La paziente, motivata fin da bambina a un efficace controllo dell’igiene orale, mostra di avere un buon controllo di placca, ad esclusione delle zone interprossimali.
Dichiara infatti di non voler perdere molto tempo con l’utilizzo del filo interdentale, che comunque trova scomodo nelle zone dei retromolari. Passiamo all’attenta osservazione clinica delle caratteristiche anatomiche e tissutali del cavo orale e degli spazi interprossimali, che presentano biofilm batterico e tartaro.

Coinvolgiamo la paziente in maniera attiva a provare l’uso di scovolini per sostituire il filo e condividiamo la scelta del Gum Soft Pick (Sunstar) per gli spazi molto stretti. Le setole morbide e flessibili stimolano e micro-massaggiano delicatamente le gengive. La paziente riferisce di trovare il suo uso semplice e comodo e, dopo aver praticato dei delicati movimenti avanti e indietro, chiede se potrà usarli nella zona dei retromolari. Suggeriamo alla paziente di usare per altri siti interprossimali il Gum Soft Pick Advanced (Sunstar), che ha una innovativa forma curva che si adatta alla naturale conformazione della mandibola. Questo permette un facile accesso alle aree difficili da raggiungere in tutta la bocca, incluse le zone retromolari. Sottolineamo che le dimensioni dello strumento devono essere adeguate allo spazio interdentale da pulire. La paziente ha apprezzato il comodo astuccio per l’utilizzo anche fuori casa.
La paziente chiede se potevamo consigliare uno spazzolino che migliorasse il controllo di placca anche negli spazi interdentali. Facciamo provare il Gum Tecnique Pro (Sunstar) che, grazie alle setole estremamente affusolate, permette un controllo di placca più in profondità per una igiene efficace negli spazi interdentali. Infatti evidenze scientifiche (In-vitro test, YRC Inc., september 2008) hanno dimostrato che le setole penetrano ad una profondità 1,6 volte maggiore negli spazi interdentali.

Le setole speciali rimuovono sette volte più placca sotto e lungo il bordo gengivale. Le setole a doppio livello puliscono le superfici dentali, le aree sotto, lungo il bordo gengivale e gli spazi interdentali mentre le setole inclinate riescono a raggiungere facilmente gli spazi interdentali, agendo sulla superficie dentale da diverse angolazioni. L’impugnatura brevettata antiscivolo Quad-Grip consente una migliore presa durante lo spazzolamento per garantire una superiore rimozione della placca nelle aree più difficili da raggiungere rispetto a uno spazzolino tradizionale. La paziente lascia scivolare le setole nello spazio e riferisce di avere una sensazione di efficacia.
L’igiene domiciliare, soprattutto in zone difficilmente raggiungibili come gli spazi interdentali, deve essere comunicata al paziente come assolutamente necessaria (Tecnica di tailoring personalizzata e condivisa, Nardi et al. 2014) ed è necessario che l’operatore scelga tecnologie provate nel cavo orale del paziente, che risultino allo stesso più confortevoli, più rapide ed efficaci.

L’articolo è stato pubblicato su Dental Journal