Il mantenimento del paziente ortodontico: igiene e protezione delle superfici dentali
La presenza di dispositivi ortodontici fissi è un rischio per la salute dei tessuti parodontali e dentali in quanto viene a determinarsi una variazione quantitativa e qualitativa della flora batterica (Stromengher et al.) con un aumento significativo di lactobacilli (bastoncelli Gram positivi) proporzionale al numero di bande applicate, degli staffilococchi e aumenta il livello di streptococco mutans. Il rischio si aggrava per la presenza di bracket, legature metalliche, ganci e molle che sono ritentivi di biofilm batterico e rendono difficoltoso il controllo di placca domiciliare.
Caso clinico
Si presenta un piccolo paziente maschio al controllo della terapia ortodontica in corso. Prima di iniziare la terapia presentava già un alto indice di placca (fig. 1). L’ortodontista chiede l’intervento dell’igienista dentale per rimotivare il paziente al controllo di placca domiciliare. All’osservazione clinica l’igienista dentale riscontrava alterazioni infiammatorie dei tessuti gengivali, incremento di volume gengivale e presenza di un ambiente ideale per crescita e sviluppo dei batteri associati alla malattia parodontale.
È stato eseguito un deplaquing con polvere di glicina e airpolishing e un debridment solo nelle zone dei posteriori con presenza di tartaro e si è passati alla remineralizzazione con applicazione di Remin Pro Forte (Voco), un remineralizzante che combina tre componenti efficaci per la protezione della demineralizzazione e dell’erosione: idrossiapatite, fluoro e xilitolo.
L’idrossiapatite contenuta in Remin Pro Forte riempie le lesioni superficiali dello smalto e le piccole irregolarità che si formano a seguito dell’erosione. Remin Pro Forte aderisce alla sostanza dentale e protegge il dente dalla demineralizzazione e dall’erosione. La superficie appare liscia e i tubuli dentinali vengono sigillati in superficie. La superficie liscia impedisce l’adesione della placca batterica.
Il fluoro è un comprovato agente per la profilassi della carie: combinato con la saliva sulla superficie del dente, si trasforma in fluoro apatite stabile e resistente agli acidi. Il fluoro (1.450 ppm fluoruro di sodio) contenuto in Remin Pro Forte rafforza il dente e lo rende più resistente agli attacchi degli acidi.
Lo xilitolo, un sostituto dello zucchero, è noto per le sue proprietà cariostatiche. A differenza, per esempio, del saccarosio, lo xilitolo non può essere convertito dai batteri cariogeni in un pericoloso acido lattico metabolita. Grazie al contenuto di xilitolo, Remin Pro Forte può ridurre in modo significativo l’effetto nocivo di questi batteri e/o dell’acido lattico, il metabolita.
In aggiunta a idrossiapatite, fluoro e xilitolo, Remin Pro Forte contiene estrati di curcuma e oli di zenzero che hanno un effetto antimicrobico e anticariogenico. Gli effetti positivi di entrambi i composti vegetali non riguardano solo il tessuto dentale duro: hanno proprietà antinfiammatorie, migliorano la circolazione sanguigna nelle gengive e stimolano il flusso salivare. In particolare le componenti antinfiammatorie di curcuma e zenzero supportano la guarigione e la rigenerazione delle mucose irritate, come nel caso di ulcere aftose.
Al paziente è stato spiegato il protocollo operativo di rimineralizzazione e di desensibilizzazione domiciliare.
- Applicata una piccola quantità di Remin Pro Forte sulle superfici dentali con un pennellino al paziente è stato spiegato di ripetere domiciliarmente l’operazione spalmando Remin Pro con l’aiuto di un dito.
- Il paziente dovrebbe distribuire il restante Remin Pro Forte in bocca mediante la lingua per ottenere un ottimo risultato e lasciarlo sulle superfici ad agire (minimo 3 minuti).
- Il paziente deve poi espellere la quantità residua. Evitare di risciacquare, se possibile. Il paziente dovrebbe aspettare almeno 30 minuti prima di assumere cibi e bevande.
Al paziente è stato indicato un uso quotidiano dopo l’igiene orale domiciliare e un richiamo a tre mesi per monitorare stili di vita e igiene orale.