Programma di igiene  orale personalizzato

Si presenta alla nostra attenzione un paziente maschio, di anni 32, in visita odontoiatrica e trattamento protesico. All’esame obiettivo si rileva PII di circa 25%, BoP circa 28% e gengivite lieve. Nell’ispezione intraorale si nota tartaro sottogengivale, dorso linguale, palato duro e molle e ispezione delle mucose tutto nella norma. Il paziente presenta inoltre nel secondo quadrante superiore di sinistra un apparecchio di protesi mobile con aggiunta degli elementi 16 e 14 per l’avulsione degli elementi dentari causa carie non curata.

Il paziente presenta inoltre sul dorso linguale un piercing. Prima di effettuare la seduta di igiene orale si motiva il paziente a prestare attenzione al piercing e agli effetti negativi dati dall’oggetto in acciaio nell’impatto con i denti, soprattutto nell’arcata inferiore. Si consiglia quindi l’utilizzo di un collutorio ad alta concentrazione di clorexidina allo 0,3% (Plakkontrol 15 secondi, Ideco). La clorexidina svolge infatti un’azione batteriostatica e battericida prolungata nel tempo. Uno sciacquo di 15 secondi assicura un assorbimento di circa 4 mg di principio attivo garantendo una copertura antibatterica di 12 ore. Inoltre test clinici hanno dimostrato come l’effetto rapido di sciacquo riduca quelli che sono gli effetti pigmentanti della clorexidina.

Spazzolino Plakkontrol Perfetto Carbon (fig.1)

Si effettua l’ablazione tartaro sottogengivale e airflow; si consiglia l’utilizzo dello spazzolino Plakkontrol Perfetto Carbon (Ideco) (fig. 1) con setole morbide e di doppia lunghezza. La particolare conformazione delle setole affusolate contenenti nano particelle di carboni vegetali attivi assicura un’azione antimacchia e antibatterica. Essendo il paziente forte fumatore, dichiara di fumare dall’età di 12 anni circa 25 sigarette al giorno.

Filo interdentale Plakkontrol Fit-Floss (fig.2)

Negli spazi interdentali utilizziamo l’innovativo filo interdentale Plakkontrol Fit-Floss (Ideco) (fig. 2) che si espande durante l’uso. Leggermente cerato, consente un passaggio molto più sicuro senza rotture e tagli sulle papille interdentali.

Inoltre si consigliano gli scovolini Plakkontrol FlexiBrush (Ideco) (fig. 3) con manico ergonomico e flessibile che consentono una pulizia molto più profonda e precisa. Di solito è consigliabile scegliere almeno 2/3 misure a seconda degli spazi. Lo scovolino dovrebbe infatti entrare senza difficoltà con una leggera pressione.

Altro aspetto fondamentale legato alla lingua può essere l’alito cattivo, infatti ci sono degli agenti responsabili che risiedono nella bocca e sul dorso linguale. In quasi il 90% dei casi l’alitosi può essere causata non da problemi gastrici ma da problematiche del cavo orale.

Scovolini Plakkontrol FlexiBrush (fig.3)

TS1 (fig.4)

Nella regione posteriore della lingua, sulle gengive e negli spazi interdentali risiedono dei batteri che demolendo i residui alimentari producono composti solforati responsabili dell’odore sgradevole. In questo caso è opportuno praticare una pulizia della lingua in studio con TS1 (Ideco) (fig. 4) adoperando un movimento che vada dal terzo posteriore della lingua fino alla punta della stessa.
È importante inoltre motivare il paziente alla pulizia della lingua domiciliare, tramite l’apposito manico TS1 sul quale montare il puliscilingua.

Conclusioni:

diventa determinante e decisivo l’utilizzo di tali presidi ma lo è ancora di più l’attuazione di un approccio individuale al paziente, a cui va applicato un trattamento specifico e mirato, o meglio, su misura.

L’articolo è stato pubblicato su Dental Journal.